mercoledì 8 luglio 2020

Forcella di Mesdì - Odle

SUPERGRUPPO ALPINO:
Dolomiti di Gardena



E' sabato 4 luglio 2020, il clima è ideale: soleggiato, cielo limpido con qualche occasionale nuvola, temperatura  moderata, lieve brezza. Sono solo e verso le 9.15 lascio l'auto a quota m 1350 circa, nel parcheggio a pagamento in località Ranui nella frazione di Santa Maddalena in val di Funes (BZ). Imbocco subito la stradina sterrata con segnavia 28 che risale verso Sud la valle del rio di Brogles, in un bosco rado di conifere, parzialmente colpito dalla tempesta Vaia del 2018. A quota m 1700 circa la stradina termina in un sentiero che subito si biforca: a destra si va in direzione della malga (o rifugio) Brogles, mantenendo il segnavia 28. Io prendo invece il ramo di sinistra (segnavia 29), con indicazione Forcella di Mesdì. In tedesco tale forcella è denominata Mittagsscharte.


L'ambiente rimane gradevolmente boschivo fino all'incrocio col sentiero Adolf Munkel Weg (segnavia 35) a quota m 1870, che percorre la base dei ghiaioni del versante Nord delle Odle, il più notevole dal punto di vista panoramico. Qui si svolta a destra (Ovest) e dopo pochi metri si giunge ad un altro bivio. Andando dritti (Ovest) ci si dirige lungo l'Adolf Munkel Weg alla malga Brogles, già citata. A sinistra invece (Sud) inizia la salita alla nostra meta, con segnavia 29. Come ogni biforcazione di sentieri in val di Funes, anche questa è ampiamente segnalata con frecce di legno, che spesso indicano anche il tempo necessario per raggiungere la destinazione, in questo caso due ore abbondanti. Si tratta infatti di superare un dislivello di quasi 750 metri.




I primi due terzi della salita si svolgono su un tracciato a zigzag molto logico, che evita tratti ripidi pur risalendo un ampio ghiaione. All'inizio si attraversa una macchia di mughi, poi la vegetazione si riduce ad una base erbosa con qualche isolato larice. Il terreno è roccioso con un sottile strato superficiale di terra.






A quota m 2300 circa cambia la conformazione del suolo, che diviene ghiaioso e poi più decisamente pietroso. Il sentiero rimane comunque ben praticabile, finché non si imbocca il canalone finale, con qualche residua lingua di neve. Qui il percorso si fa più impegnativo (da classificare EE), ma in salita non crea problemi, anche perché non è mai esposto.

Oggi questo itinerario è stato scelto da un buon numero di escursionisti, molti dei quali stanno già affrontando la discesa. Io usufruisco di una buona condizione fisica, che mi permette di completare i 1250 metri di dislivello senza eccessiva fatica, col fiato e le gambe a posto.










Arrivo alla Forcella di Mesdì (m 2600 circa) con grande soddisfazione un po' prima delle 12.30. Qui mi si apre un'ampia veduta verso Sud-Est in direzione di cime che non conosco della val Gardena. Voltandomi indietro verso Nord in primo piano apprezzo la ripidezza del tratto finale che ho appena rimontato, mentre in distanza ammiro la val di Funes ed ancora più in là la valle dell'Isarco e lontane vette innevate.





A Est della forcella (sinistra per chi come me sale dalla Val di Funes) si erge il Sass Rigais (m 3025), una delle due cime maggiori delle Odle, verso la quale parte da qui una delle ferrate che ne rappresentano le vie normali di ascesa. La struttura rocciosa del Sass Rigais, vista da qui, è singolarmente articolata, con una pietra di aspetto quasi spugnoso, sebbene ovviamente più solida.



Mentre mi rilasso e mi concedo un breve meritato riposo, giunge in forcella dalla val Gardena una giovane coppia. L'uomo porta in un marsupio una neonata dormiente di cinque mesi, che mi ricorda la mia nipotina della stessa età.

Inizio quindi la discesa, per lo stesso percorso dell'andata, prestando molta attenzione nel tratto iniziale, ad evitare di scivolare, grazie anche all'aiuto dei bastoncini da trekking. Tutto comunque procede senza incidenti, e dopo tre ore giungo alla mia macchina, voltandomi ogni tanto a guardare le splendide Odle e il valico che ho conquistato.
















DISLIVELLO IN SALITA: m 1250 circa
ORE DI CAMMINO: 6 e 1/2
DIFFICOLTA': E con un tratto EE

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