SUPERGRUPPO ALPINO:
Gruppo degli Altipiani
Salendo alla Bocchetta Larici |
Alle 10 di mercoledì 21 settembre 2022 parcheggiamo le auto presso il rifugio Larici (m 1658) sull'altipiano dei Sette Comuni, a Nord di Asiago. Siamo in dieci, i componenti della comitiva odierna del Gruppo Seniores del Cai di Conegliano, a cui mi onoro di appartenere.
Da Bocchetta Larici verso Nord |
Attraversato con alcuni saliscendi un bosco di media densità, scorgendo molti funghi che il nostro autoproclamato esperto giudica tossici o tutt'al più eduli, ma degni solo di entrare in qualche piatto misto, arriviamo alla Porta Manazzo (m 1795), un'ampia radura anch'essa aperta verso Nord, come la bocchetta precedente, mentre a Sud, sotto di noi, vediamo la strada sterrata che porta alla malga omonima. Guardando verso Ovest vediamo la nostra meta odierna, o meglio i suoi contrafforti Est, verso i quali ci dirigiamo col sentiero n. 205.
Cima Mandriolo verso i Lagorai |
Adesso il sentiero cambia decisamente fisionomia, divenendo un po' scosceso e facendoci arrampicare su formazioni rocciose subverticali, che ci portano in breve nel bosco fino al ciglio dell'altipiano, in vista delle sottostanti elevazioni minori che calano in Valsugana.
Il sentiero diviene gradevolmente suborizzontale e attraversa prati inclinati, popolati da rare mucche, orgogliosamente titolari del marchio Asiago, che distinguerà i formaggi prodotti col loro latte. Senza fatica ritorniamo al ciglio dell'altipiano a pochi metri dalla Cima Mandriolo (m 2049), o Manderiolo secondo altre dizioni, il nostro punto di arrivo. Troviamo prima una croce metallica, alzata però alcuni metri sotto la cima più elevata. Allora ci dirigiamo verso quest'ultima, e ci guardiamo ammirati intorno.
Il panorama è magnifico, nonostante una leggera foschia. A Nord la Valsugana e i Lagorai, già citati. A Nord-Ovest in lontananza le Dolomiti di Brenta e molto più vicini e più in basso i laghi di Levico e di Caldonazzo. Verso meridione l'Altopiano di Asiago, con le sue caratteristiche modeste elevazioni coperte di vegetazione, dove boschi si alternano a pascoli. Unica nota stonata un forte vento che disturba il nostro meritato pasto al sacco, anche perché ogni tanto il sole si nasconde dietro qualche nuvola. Ma l'ambiente è senz'altro remunerativo, molto oltre i meriti della nostra fatica, onestamente non troppo impegnativa quest'oggi.