SUPERGRUPPO ALPINO:
Catena Carnica Occidentale
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Lungo la mulattiera a zig-zag
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E' venerdì 7 agosto 2020, il clima è soleggiato, con alcune nuvole soprattutto sopra le cime più alte, la temperatura è umida, ma non afosa. Siamo in quattro e alle 9,45 lasciamo l'auto nell'ampio parcheggio della
Malga Coltrondo (m 1879), raggiunta tramite una stradina asfaltata (segnavia 149), ma non in ottimo stato, che si stacca a destra qualche chilometro dopo Dosoledo dalla strada che conduce al Passo Monte Croce Comelico e attraversa un bosco di conifere che attira in questa stagione cercatori di porcini.
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Salita alla Sella del Quaternà
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A piedi continuiamo lungo la stradina n. 149, non più asfaltata, che in lieve salita passa verso Est per la
Casera Rinfreddo (m 1887), e poco dopo raggiungiamo la diramazione verso Nord (sinistra) diretta alla Sella del Quaternà. Questo monte si mostra ora sopra di noi con la tipica forma che tradisce la sua origine vulcanica. La vegetazione, da questo livello (m 2050 circa) in su si limita ad un tappeto erboso che avvolge le morbide linee montuose. La mulattiera, dal fondo sconnesso, sale regolarmente a zig-zag e consente il transito di numerosi ciclisti in mountain bike, che non invidiamo per la fatica che devono sostenere in salita, ma anche in discesa per controllare la velocità dei loro mezzi. La pendenza del percorso in effetti si accentua, senza però divenire proibitiva.
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Dalla cima verso i Tre Scarperi
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Superiamo a quota 2300 un altro bivio, lasciando a destra il sentiero n. 148, che punta verso Sud alla cresta della Costa della Spina. A quota 2379 arriviamo alla
Sella del Quaternà, dove si apre davanti a noi la veduta delle cime che sorgono a Est del Comelico, in particolare il Cavallino, il Palombino e le ardite Crode dei Longerin, teatro di una nostra escursione di alcuni anni fa. Dalla sella parte la salita finale alla nostra cima, su un sentiero più erto dei precedenti, che nei suoi tratti finali richiede particolare attenzione. Perveniamo così sulla vetta del
Col Quaternà (m 2503), dove è stata posta un'ambiziosa croce metallica.
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Dalla cima verso Ovest
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Il panorama non tradisce le attese, nonostante una certa foschia. Ad Ovest ammiriamo le splendide Dolomiti di Sesto (Tre Scarperi, Croda Rossa, Cima Undici, Cima Bagni, Ambata, Ligonto, per limitarsi alle più importanti), a Sud-Est le tre cime nominate prima, a Sud, più in distanza, il fondo valle di Padola e alle sue spalle Crissin, Pupera e Brentoni. Stando attenti a non avvicinarci troppo alle ortiche, insolite su una vetta dolomitica, ci gustiamo il nostro pranzo al sacco e firmiamo il libro di vetta.
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Dalla cima verso Sud
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Dalla cima verso Palombino e Longerin
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Scendendo dalla cima
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Con molta cautela, iniziamo quindi la discesa alla Sella, e poi imbocchiamo il sentiero diretto a Nord, con l'intenzione di fare il giro completo del Col Quaternà. In pochi minuti giungiamo al
Passo Silvella (m 2329), importante crocevia di sentieri, e puntiamo a sinistra (Nord-Ovest) lungo il sentiero 146, che abbandoniamo poco dopo per scendere a sinistra (Ovest) per il sentiero 159.
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Versante Est del Col Quaternà
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Qui sentiamo il bisogno di fare i nostri complimenti a chi ha tracciato e a chi si occupa della manutenzione di questo sentiero, che aggira i fianchi Nord del Col Quaternà perdendo quota molto gradatamente e superando in traversata declivi cespugliosi alquanto accidentati. Il sentiero è poco frequentato, a giudicare dalle tracce, ma consente di concludere l'escursione con un anello che evita l'affollata Malga Nemes, lasciandola molto sulla destra (Nord-Ovest), e non costringe a ripetere il percorso dell'andata.
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Scendendo al Passo Silvella
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Si attraversano così pendii popolati da rododendri - la cui fioritura purtroppo è già terminata -, ginepri e silene in fiore. Quest'ultima erba ha foglioline commestibili, apprezzate nei risotti, e viene chiamata nelle nostre zone grìsoi o s-ciopetini. Questa zona è anche ricca di acqua, che forma ruscelli e piccole pozze paludose. Il nostro sentiero confluisce in quello contrassegnato con il numero 156 poco prima di arrivare al parcheggio dove ci attende la nostra auto.
tracciato gpx
DISLIVELLO IN SALITA: m 650 circa
ORE DI CAMMINO: 5
DIFFICOLTA': E